Quello di cui vogliamo parlarvi oggi è un binomio a cui in pochi hanno mai pensato prima: il miele e il whisky.

Nel mondo del distillato scozzese per eccellenza le tipologie di prodotto sono tantissime: i sapori e i gusti si arricchiscono di affumicature e sentori di legno ceduti dalle botti di affinamento e diventano compagni ideali per le note floreali, amare, fruttate delle decine di tipologie di mieli esistenti.

È con la consapevolezza per questa assonanza gustativa che ci spingiamo a definire il miele un degno sostituto della cioccolata per un dopocena davanti al camino acceso con un buon bicchiere di whisky dolce o leggermente torbato.

Per una questione di nitidezza preferiamo che l’abbinamento tra miele e whisky sia sostenuto da un forte contrasto che enfatizzi le peculiarità di entrambi.

La parte più grassa e carammellata del miele asciugherà parzialmente la componente alcolica del whisky andandone ad esaltare le componenti aromatiche o erbacee.

È per questo motivo che le note estremamente dolci del miele di Rododendro saranno le degne compagne di un whisky dalla torbatura marcata e secca.

Al contrario, un whisky più morbido, come per esempio quelli delle grandi distillerie giapponesi, richiede un retrogusto amarognolo e pungente che solo un miele di Tarassaco o di Corbezzolo potrebbe conferirgli.

 

La sperimentazione in campo gastronomico quanto in quello artistico è sinonimo di curiosità.

Siate curiosi e regalatevi una pausa meditativa con whisky e miele e diteci cosa ne pensate.