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Ape operaia specializzata nella ricerca di acqua che, invece di riempire l’ingluvie di nettare, la riempie di acqua da portare all’alveare.

Attrezzo a forma di imbuto metallico con una caldaia e un mantice, utilizzato dall’apicoltore per tranquillizzare le api durante le fasi di visita delle colonie.

Ammassamento di api per raggiungere una temperatura adeguata d’inverno. Le api si radunano nel cuore dell’alveare e la vicinanza tra loro genera calore.

Insieme della famiglia delle api (o colonia) e dell’arnia in cui vive.

Santo patrono di Milano e degli apicoltori. La sua festa si celebra il 7 dicembre. Si narra che quando era ancora in fasce venne visitato da uno sciame d’api, che gli entrò perfino in bocca. Da qui l’amore verso il prossimo e la dolcezza con cui parlava.

Insetto sociale dell’ordine degli Imenotteri Aculeati. In natura esistono più di 20.000 specie di api, ma la più diffusa è l’Apis mellifera (“portatrice di miele”, ape domestica). Le api del genere Apis sono attrezzate per la raccolta di nettare e polline e per la produzione della cera.

Insieme di più alveari collocati in uno stesso luogo e vicini tra loro. L’apiario si distingue in stanziale, se destinato a rimanere tutto l’anno nello stesso luogo, e nomade, se viene portato di volta in volta nelle zone in cui ci sono piante nettarifere.

Chiunque detiene e conduce alveari. Con il termine “apicoltore” oggi sono identificate due categorie socio-professionali: gli hobbisti, coloro che possiedono alveari con lo scopo di produrre miele per autoconsumo, e i professionisti, coloro che esercitano esclusivamente l’attività di apicoltura.

Arte di governare le api in maniera razionale, con lo scopo di ricavarne un reddito sotto forma di miele, cera, polline, propoli, pappa reale o attraverso il servizio dell’impollinazione. La conduzione zootecnica delle api, denominata “apicoltura”, è considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile.

Insieme di trattamenti mirati al recupero del benessere con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api, ad integrazione della medicina convenzionale. È una pratica curativa che si basa su una tradizione molto antica, con evidenze terapeutiche plurisecolari e testimonianze che risalgono ad almeno due millenni.