L’importanza dell’alimentazione sana, sopra ogni cosa.
Obesità, diabete, disfunzioni alimentari sono solo alcuni degli effetti collaterali di uno smodato consumo di“cibo spazzatura”.
Negli ultimi anni, è vero, si stanno facendo passi da gigante in questione di alimentazione consapevole grazie a campagne mirate contro lo spropositato consumo di zuccheri raffinati, bibite gassate e comunicazioni atte alla sensibilizzazione di quella fascia di popolazione inconsapevole rappresentata da bambini e adolescenti, ma non è ancora abbastanza.
Il nostro come quello di molti altri paesi è un approccio blando alla questione che mira ad accompagnare il consumatore ad una scelta differente e consapevole.
Non ci si può più nascondere dietro la scusa della disinformazione, della comunicazione fuorviante dell’etichettatura o delle belle parole degli annunci pubblicitari per non abbraccia un’alimentazione sana.
L’azione di per sé pareva già sufficientemente forte ed efficace per quanto detto fin’ora, ma un ulteriore passo è stato fatto quando tutti i cibi etichettati sono stati banditi da mense scolastiche, distributori automatici in centri sportivi e comunicazioni pubblicitarie rivolte ai più piccoli.
Il RISULTATO?
È ancora troppo presto per verificare una riduzione del tasso di obesità infantile effettivamente legata a tale provvedimento, ma una cosa è certa: le aziende produttrici di bevande e cibi contrassegnati, pur di sbarazzarsi del bollino nero, hanno iniziato a modificare l’ingredientistica dei prodotti.