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Melata: il miele alternativo

Sapevi che le api non raccolgono solo nettare dai fiori? Il miele di melata infatti è derivato da una sostanza zuccherina che le api bottinano su alcune essenze botaniche, attaccate da parassiti come gli afidi.

Scopriamo insieme le curiosità e le proprietà della Melata.

Il colore scuro e l’aspetto liquido fanno pensare al miele di castagno ma la melata è tutt’altro prodotto: deriva infatti dalle secrezioni zuccherine che le api bottinano da parassiti delle piante, appartenenti all’ordine dei Rincoti.

Questi insetti facenti parte delle famiglie di Psillidi, Coccidi e Afidi attaccano le foglie e gli steli di tutte le essenze vegetali, in particolar modo tiglio, quercia, abete, larice e erba medica. Sono fitofagi, si nutrono quindi di materia vegetale: succhiano la linfa delle piante, per trattenere le proteine essenziali al loro metabolismo e scartano gli zuccheri che espellono sotto forma di goccioline.

Le api essendo esperte esploratrici, riescono a localizzare le infestazioni di questi parassiti da chilometri di distanza: una volta sul posto, procedono con la raccolta delle secrezioni, per poi tornare all’alveare dove processano la melata con i propri enzimi e la stoccano nelle celle di maturazione del miele.

Il miele di melata, o di bosco come viene comunemente chiamato, è un miele liquido, viscoso e bruno; i mieli a pigmentazione scura sono ricchi di sostanze antiossidanti e minerali: la melata, infatti è un’ottima fonte di ferro e sali minerali, per questo è indicata nelle diete vegetariane e per gli sportivi. Inoltre, nella sua composizione sono presenti sostanze antinfiammatorie e calmanti per il cavo orale e le vie respiratorie. Un’altra particolarità che la distingue dagli altri mieli è quella di contenere oltre a fruttosio, glucosio e saccarosio, anche due trisaccaridi specifici: fruttomaltosio e melicitosio.

La particolarità della melata si esprime nel profilo sensoriale, molto interessante e caratteristico: il colore va dall’ambrato scuro al quasi nero, cristallizza poco e rimane liquido a lungo; al naso presenta note vegetali, affumicate, balsamiche, di legno, di resina, frutta cotta e lievito.

Ha un sapore deciso da mediamente a poco dolce, con punte di sapidità: in bocca ricorda la frutta essiccata, la melassa, il malto e i datteri.

Le varianti di sapore sono determinate dalla provenienza vegetale (abete, tiglio) oppure dal tipo di parassita che produce la melata, ad esempio la Metcalfa pruinosa.

Essendo un miele particolare può essere facilmente abbinato ai formaggi e alle preparazioni salate, può donare anche una nota di contrasto nei dolci e con la frutta secca.

Essendo il miele di melata un prodotto ottenuto a partire da un fitofago parassita delle piante, è indicato acquistarlo di origine biologica per evitare possibili contaminazioni da fitofarmaci o metalli pesanti usati nella lotta a questi parassiti. Se ti abbiamo incuriosito con questo miele alternativo, puoi assaggiarlo acquistando la nostra melata di bosco bio nell’e-shop: https://www.adiapicoltura.it/miele/miomiele/melata-di-bosco-2/

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