Lo sapevi che in un solo metro quadro di terra possono coabitare più di 10000 specie differenti?
Animali e microrganismi svolgono un ruolo fondamentale per il nostro pianeta e per il benessere della fauna di superficie, esseri umani in primis.
Hai presente quel gradevole ed evocativo profumo di terra, di foglie, di bosco che ti pervade quando, finito di piovere, ti ritrovi vicino ad aree verdi?
È il profumo della vita, di un sottosuolo animato, trafficato e caotico in cui i microrganismi nascono, crescono, muoiono e si decompongono in materia organica.
Lo stesso luogo in cui batteri, funghi e microrganismi convivono con animali che per scelta colonizzano il sottosuolo.
Tutti, insieme, costituiscono un ecosistema che contribuisce alla sopravvivenza del pianeta: rendono fertile la terra, combattono il riscaldamento climatico e contribuiscono all’equilibrio naturale.
La “biodiversità invisibile” è tutto ciò che quotidianamente calpestiamo ma che in silenzio, passando inosservata, permette la sopravvivenza dell’ecosistema vegetale e animale.
Da quando ha cominciato a coltivare, l’uomo ha avuto nei piccoli abitanti del sottosuolo i suoi maggiori alleati.
Funghi, batteri azotofissatori e microrganismi vari, che assieme alle api selvatiche che si rifugiano in incavi del terreno, assieme a lombrichi e piccole talpe, danno vita ad una struttura ideale di un terreno vivo.
Senza la vita nel sottosuolo, la biodiversità non esisterebbe e assieme a essa scomparirebbero migliaia dei prodotti alimentari che amiamo.
Le nostre produzioni vegetali e gli alimenti lavorati necessitano dell’azione dei microrganismi per sviluppare le qualità organolettiche universalmente apprezzate.
Come?
Continuate a seguirci e a breve vi spiegheremo come la biodiversità del sottosuolo si riflette nelle decine di prodotti regionali che compongono la storia della nostra gastronomia.