Al primo sguardo si intuisce già il carattere forte e deciso del Miele di Castagno.
Nel suo colore scuro, tra le sue sfumature bruno verdastre cela sapori pungenti e caratteristici che lo rendono un miele per estimatori, poco adatto a consumi tradizionali.
Anche la sua consistenza, liquida e setosa grazie al preponderante contenuto di fruttosio, contribuisce ad accentuare la percezione in degustazione dei suoi toni amari, astringenti ed erbacei.
Il retrogusto di legno aromatico e tabacco umido contribuiscono inoltre ad esaltarne le peculiarità degustative.
Il miele di castagno si raccoglie anche ad altitudini elevate e fino a qualche decennio fa era una produzione sottovalutata, talvolta evitata dagli apicoltori: il sapore amaro di questo miele faceva sì che fosse ricondotto unicamente a scopi medicinali.
Oggi succede il contrario, il miele di castagno è largamente apprezzato dai palati più audaci che se ne servono per smorzare e contrastare la dolcezza di alcuni dessert o per accentuare l’aromaticità e la potenza gustativa di alcuni formaggi come il gorgonzola piccante o il Parmigiano Reggiano di lunga stagionatura.
Lo hai mai assaggiato in accompagnamento alla selvaggina e carni grasse?
Continua a seguirci e presto ti sveleremo le migliori ricette e gli abbinamenti più particolari per questa speciale tipologia di miele!