“Stiamo perdendo la battaglia, non andiamo abbastanza veloci” – condanna il leader francese Emmanuel Macron.
Parigi, nel giorno in cui segna il record di 552 km di code in tutta la città, torna capitale mondiale del clima e ospita il summit co-presieduto da Onu e Banca Mondiale.
Lo slogan “Make our Planet great again”, fa il verso a quello trumpiano e auspica a rendere il nostro pianeta grande un’altra volta anche senza l’appoggio del capo di stato americano che già da tempo si è tirato fuori dalla commissione firmataria dell’Accordo di Parigi.
Quella odierna è la resa dei conti, un vero e proprio passo verso l’operatività.
Ieri, si è tenuto sull’Ile Se’guin, l’isola sulla Senna che per oltre mezzo secolo fu sede delle fabbriche Renault, ormai riconvertito in spazio polivalente normalmente consacrato alla musica, lo One Planet Summit con lo scopo di smuovere chi davvero è intenzionato ad andare avanti, chi vuole mettere in pratica quanto detto in due anni di pacifiche discussioni e trattative.
I presupposti per un piano di azione efficace ci sono tutti e anche se la lotta ai cambiamenti climatici non è ancora terminata i partecipanti al congresso si dimostrano pronti ad un’azione interventista senza precedenti.
Il passaggio alle energie rinnovabili è costoso, la stima è di circa 3500 miliardi di dollari l’anno necessari, per 30 anni, per arrestare l’innalzamento climatico.
Il presidente chiede dunque che sia confermato l’aiuto promesso da parte dei Paesi ricchi e che si continui, come l’Europa sta dimostrando più di tutti, a marciare uniti.
Le prospettive per l’Italia sono ottime, siamo tra i Paesi che posseggono il mix energetico più equilibrato.
Cavalcando dunque l’onda della positività non bisogna smettere di sperare nel cambiamento che origina nel caso dei singoli, dalle piccole cose.
La produzione sostenibile e biologica è una di queste.
L’utilizzo ponderato delle risorse energetiche e lo sfruttamento ridimensionato della natura contribuiscono alla lotta che i capi di stato combattono ai vertici ma che non smette di correre parallela ai gesti quotidiani e abituali dei singoli.
Noi di ADI Apicoltura stiamo agendo nel nostro piccolo in favore della salvaguardia della biodiversità: la collezione Le Esperienze mira a sensibilizzare il consumatore sul tema della produzione e del consumo responsabili nel massimo rispetto della natura che sopravvive grazie alle api.