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Il nomadismo, l’antica danza tra territori e fioriture

In queste settimane, mentre il mondo si prepara all’abbraccio della primavera, le nostre api operaie intraprendono un viaggio straordinario e danno vita al nomadismo apistico. Questa pratica millenaria, rivisitata e perfezionata dalla nostra esperienza, è un balletto incantato che ci porta a esplorare la magia del mondo delle api come mai prima d’ora.

L’apicoltura nomade è un viaggio intrapreso dalle api in cerca del nettare più prezioso, muovendosi in armonia con la fioritura e gli splendori della Natura. Fin dai tempi degli antichi egiziani, che spostavano i loro alveari lungo il Nilo, il nomadismo apistico è stato un rito antico, un’arte che evolve e si tramanda di generazione in generazione. Negli anni ’60, in Italia, con l’avvento degli autotrasporti, si è assistito a un vero e proprio nomadismo di apicoltori professionisti. E oggi, proprio in queste settimane, Adi Apicoltura dà il via al suo spettacolare balletto nomade.

Le api possono volare fino a 3 km dal loro alveare per raccogliere nettare e polline. Guidate dalla loro instancabile sete di fiori, raccolgono il nettare da diverse infiorescenze, creando così il miele in base a quale pianta hanno visitato. Ma, se l’habitat è povero di nettare, le api rischiano la fame.

Per garantire il benessere delle nostre piccole operaie, pratichiamo un nomadismo attento e premuroso. Gli alveari vengono spostati da un areale all’altro, permettendo alle api di concentrarsi su una fioritura specifica. In questo modo, nasce il miele monoflora, un elisir che cattura la quintessenza di un fiore in ogni goccia.

Dalla Puglia all’Abruzzo, dalla Basilicata alla Lombardia, ogni spostamento porta con sé la promessa di un miele unico, legato al territorio e alla stagione.
Il nostro nomadismo non è solo un’arte, ma una missione. Attraverso il nostro impegno per l’apicoltura biologica, posizioniamo gli alveari in aree agricole che rispettano il disciplinare biologico, lontane da fonti di inquinamento.

Questo balletto magico tra fiori, api e apicoltori culmina nella produzione dei nostri preziosi mieli. Da Marzo a Settembre, da Sud a Nord, raccogliamo il miele di Rosmarino, Ciliegio, Agrumi, Acacia, Lupinella, Sulla, Castagno, Eucalipto, Bosco, Girasole, Erba Medica, Millefiori e Santoreggia. Ogni mese, ogni regione, ogni fiore dona al miele di Adi un carattere unico, un sapore distintivo.

Il nomadismo apistico di Adi è una danza tra tradizione e innovazione. Attraverso la pallettizzazione e il trasporto dei suoi alveari con camion, abbiamo reso più efficiente la pratica nomade. La pedana in metallo zincato, con piedi registrabili e fermi ad incastro, consente un carico e scarico veloce, garantendo un’ubicazione razionale su qualsiasi terreno e riducendo al minimo l’ingombro durante il trasporto.

Concludendo, il nomadismo di Adi non è solo un viaggio tra fiori e sapori, ma un impegno profondo per la salute delle api, la sostenibilità ambientale e la creazione di mieli straordinari. Questo balletto nomade, scritto nei secoli e oggi perfezionato dalla nostra esperienza, continua a incantare e a regalarci il nettare dorato della natura.

Che il viaggio continui, e che il miele di Adi porti con sé il profumo e il sapore di un’Italia ricca di tradizione e biodiversità.

 

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